Scarica il PDF con il testo del Protocollo.
PROTOCOLLO D’INTESA
TRA LA PREFETTURA, IL COMUNE E LA CONSULTA DELLA BICI
DI BOLOGNA
PER IL CONTRASTO AI FURTI DI BICICLETTE
Premesso che:
– è notorio che nella città di Bologna sono diffusi da tempo fenomeni di furto, ricettazione e incauto acquisto di biciclette di provenienza illecita;
– il fenomeno del furto si articola ormai in diversi segmenti, che vanno dai furti diffusi “di strada” delle bici posteggiate su suolo pubblico, ai furti all’interno di abitazioni e delle loro pertinenze (tipicamente cortili, cantine, garage, etc.), fino ai furti organizzati a danno delle attività economiche specializzate nella rivendita di tali beni;
– anche il fenomeno della ricettazione, o, nelle ipotesi più lievi, dell’incauto acquisto, si articola, di conseguenza, in diversi segmenti, che vanno dalla più semplice ricettazione “di strada” con profferta ai passanti, alla ricettazione organizzata da soggetti dediti sistematicamente al reato talora anche verso altre parti d’Italia o d’Europa;
– detti fenomeni, a livello locale, unendosi talvolta a situazioni di illegalità diffusa e di inciviltà (come spaccio di stupefacenti, ubriachezza, risse, bivacchi, etc.), contribuiscono, in specifici contesti ambientali, ad aumentare la percezione di degrado urbano e insicurezza da parte della cittadinanza, in particolare in alcune aree del centro storico di Bologna;
– in taluni casi, inoltre, la ricettazione di biciclette, attuata con metodi professionali, si inserisce in circuiti più ampi di criminalità, anche in considerazione del valore che tali mezzi nel mercato odierno possono raggiungere per materiali, tecnologia (alimentazione elettrica), etc., con grave pregiudizio per gli operatori del settore;
– alla luce di ciò, si rende necessario agire contrastando in forma preventiva e repressiva la commissione di tali reati;
Premesso altresì che:
– il pericolo di subire furti rappresenta attualmente per i cittadini, insieme al pericolo di rimanere vittima di incidenti stradali, l’ostacolo principale ad un ancor maggiore utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto per gli spostamenti quotidiani in città per le proprie esigenze di lavoro, studio e tempo libero;
– la domanda di contrasto ai fenomeni sopra richiamati è in forte aumento nella cittadinanza e ciò si spiega, tra l’altro, con il parallelo trend di forte crescita dell’uso urbano della bicicletta (a Bologna si è registrato un +34% di ciclisti negli ultimi quattro anni e di recente si è raggiunto il 10% di spostamenti in bici sul totale della mobilità urbana; a livello nazionale, inoltre, nel 2012 e nel 2013, le vendite di biciclette hanno superato quelle di automobili);
Considerata:
– la rilevanza penale dei fenomeni in questione – articoli 624, 625 (aggravante della violenza sulle cose, che ricorre tipicamente nel caso di effrazione di catene e lucchetti), 648 e 712 c.p, – per cui si rende necessario agire prioritariamente sul fronte preventivo dal lato della “domanda”, garantendo ai potenziali cittadini-acquirenti gli strumenti per la verifica dell’origine lecita di quanto intendono acquistare e scoraggiando quanti intendano acquisire le biciclette dal mercato illegale;
Dato atto che:
– la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Bologna, esercitando un’attività di coordinamento delle Forze di Polizia, è impegnata nell’assicurare il controllo del territorio ed a mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica nell’area provinciale bolognese, con l’obiettivo di prevenire e reprimere i reati, tra cui anche quelli relativi al mercato nero delle biciclette rubate, già peraltro ripetutamente oggetto di indagini e di operazioni di polizia;
– il Comune di Bologna è impegnato nella promozione di politiche di mobilità nuova e più sostenibile a Bologna, nel cui ambito ricopre un ruolo primario la ciclabilità, che è incentivata mediante progetti volti da un lato ad aumentare la rete delle piste ciclabili e delle zone 30 km/h, e dall’altro a offrire servizi ai ciclisti, anche in un’ottica di prevenzione dal rischio di furto (v. rastrelliere per il parcheggio, sistema di marchiatura “Securmark”, attività della Polizia municipale, etc.);
– la Consulta comunale della bicicletta di Bologna, istituita con delibera del Consiglio comunale P.G. n. 175605/2012 a norma dello Statuto comunale, è impegnata, tramite le numerose associazioni aderenti (ad oggi oltre 35), a migliorare le condizioni di accessibilità e sicurezza per i ciclisti a Bologna, mediante l’organizzazione di iniziative, anche contro i furti di bici (v. campagna “Scatenati”, aste di biciclette, Unibike, etc.), e la partecipazione a tavoli di confronto con l’Amministrazione comunale;
Valutato opportuno:
– coordinare, integrare e mettere a sistema in modo innovativo le diverse attività di contrasto ai fenomeni sopra descritti già in parte poste in essere, come poc’anzi ricordato, dalla Prefettura, dal Comune e dalla Consulta, nonché individuare nuove attività da realizzare, elaborando pertanto in modo congiunto una strategia complessiva in grado di garantire una maggiore efficacia;
Vista:
– la seduta del 18 marzo 2015 del Tavolo tecnico di lavoro per la sicurezza urbana, nel corso della quale sono stati presentati, approfonditamente istruiti e infine condivisi fra Prefettura, Comune, Forze di Polizia e Polizia municipale, i contenuti oggetto del presente protocollo;
Tutto ciò premesso e considerato,
la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Bologna, rappresentata dal Prefetto, Ennio M. Sodano, domiciliato per la carica presso la sede in Bologna, via IV Novembre 24 (d’ora in avanti, “la Prefettura”),
il Comune di Bologna, rappresentato dall’Assessore alla Mobilità e Trasporti, Andrea Colombo, domiciliato per la carica presso la sede in Bologna, piazza Maggiore 6 (d’ora in avanti, “il Comune”),
la Consulta comunale della bicicletta di Bologna, rappresentata dalla Presidente Simona Larghetti, domiciliata per la carica presso la sede in Bologna, piazza Maggiore 6 (d’ora in avanti, “la Consulta”),
ciascuna singolarmente anche denominata “Parte” e congiuntamente anche denominate “le Parti”,
stipulano il seguente
PROTOCOLLO D’INTESA
Articolo 1
(Finalità)
Con il presente protocollo, del quale le premesse formano parte integrante e sostanziale, le Parti intendono individuare e mettere in atto una strategia complessiva, integrata e coordinata, di contrasto ai fenomeni del furto, diffuso e organizzato, della ricettazione e dell’incauto acquisto di biciclette nella città di Bologna, mediante il coinvolgimento attivo e collaborativo degli enti locali, dell’associazionismo e della cittadinanza con le istituzioni territorialmente preposte alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, in un’ottica di sicurezza partecipata.
Per perseguire detta finalità, ciascuna Parte – ogni volta che ciò risulti necessario in relazione agli ambiti elencati al successivo articolo – si intende impegnata a coinvolgere e attivare i soggetti da essa funzionalmente dipendenti o coordinati: la Prefettura, per le Forze di Polizia; il Comune, per i diversi Uffici coinvolti (primariamente Settore Mobilità sostenibile e Polizia municipale); la Consulta, per le Associazioni aderenti.
Articolo 2
(Oggetto)
Le Parti concordano che la strategia complessiva, di cui al precedente articolo, si fonda prioritariamente sui seguenti ambiti di azione e di collaborazione:
– sensibilizzazione,
– acquisto e noleggio legale,
– marchiatura,
– sosta sicura,
– attività preventive e di contrasto,
– denuncia.
Le Parti, in sede di applicazione del protocollo, possono concordare e sperimentare, senza necessità di modifica formale del presente atto, le modalità di attuazione e collaborazione che risultino più idonee a perseguire le finalità di cui all’articolo 1.
Articolo 3
(Sensibilizzazione)
Le Parti riconoscono come parte fondante della strategia complessiva, la promozione di iniziative di sensibilizzazione che, agendo sul piano culturale, intervengano preventivamente sulla potenziale “domanda”, per trasmettere alla cittadinanza il disvalore sociale e il rilievo penale dei fenomeni richiamati in premessa, promuovere il rispetto delle regole e stimolare il senso civico.
A tal fine, la Consulta si impegna a:
A tal fine, il Comune si impegna a:
A tal fine, la Prefettura si impegna a:
(Articolo 4)
Acquisto e noleggio legale
Le Parti riconoscono come parte fondante della strategia complessiva, la promozione della possibilità e facilità, da parte dei cittadini, di acquistare e noleggiare in modo legale biciclette, nuove e usate, per disincentivare l’eventuale ricorso al mercato nero.
A tal fine, il Comune e, per quanto di competenza, la Consulta si impegnano a:
(Articolo 5)
Marchiatura
Le Parti riconoscono come parte fondante della strategia complessiva, la promozione e la massima diffusione della marchiatura antifurto delle biciclette, per dissuadere i potenziali ladri e, comunque, per facilitare l’identificazione del proprietario in caso di ritrovamento della bici a seguito di furto.
A tal fine, il Comune si impegna a:
A tal fine, la Consulta si impegna a:
A tal fine, la Prefettura si impegna a:
(Articolo 6)
Sosta sicura
Le Parti riconoscono come parte fondante della strategia complessiva, la promozione di modalità di sosta maggiormente sicura delle biciclette, in spazi pubblici e privati, per realizzare una forma di prevenzione situazionale dei furti.
A tal fine, il Comune si impegna a:
A tal fine, la Consulta si impegna a:
(Articolo 7)
Attività preventive e di contrasto
Le Parti riconoscono come parte fondante della strategia complessiva, la conduzione di specifiche attività per prevenire, contrastare e reprimere quanto più possibile i fenomeni di furto, ricettazione e incauto acquisto di biciclette.
A tal fine, la Prefettura e, per quanto di competenza il Comune, si impegnano a:
A tal fine, il Comune si impegna a:
A tal fine, la Consulta si impegna a:
collaborare con le Forze di Polizia allo sviluppo e alla diffusione di linee guida di comportamento per i cittadini che assistano alla consumazione o al tentativo dei reati in questione;
mettere a disposizione i volontari delle associazioni per collaborare ad attività di monitoraggio e di cittadinanza attiva, secondo le linee di cui al punto precedente nel rispetto dell’apposita normativa in materia;
(Articolo 8)
Denuncia
Le Parti riconoscono come parte fondante della strategia complessiva, la diffusione e agevolazione dell’abitudine dei cittadini a presentare denuncia dei furti di bici subìti, anche semplificando, velocizzando e diversificando le relative modalità, per ottenere un quadro delle caratteristiche del fenomeno e per favorire le conseguenti attività investigative delle Forze di Polizia.
A tal fine, la Prefettura si impegna a:
A tal fine, il Comune e la Consulta, per quanto di rispettiva competenza, si impegnano a:
(Articolo 9)
Durata
In sede di prima applicazione, il presente protocollo ha durata sperimentale di 3 (tre) anni dalla data di sottoscrizione, ed è rinnovabile alla scadenza con l’accordo di tutte le Parti.
Bologna, 28 maggio 2015
per la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Bologna
Il Prefetto
(Ennio M. Sodano)
per il Comune di Bologna
L’Assessore Mobilità e Trasporti
(Andrea Colombo)
per la Consulta comunale della bicicletta di Bologna
La Presidente
(Simona Larghetti)