
Grande successo per l’evento in “Bici contro le mafie” di ieri, 15 maggio
Nonostante le molte cancellazioni dovute al meteo incerto, l’iniziativa ha registrato complessivamente 118 partecipanti.
In 30 cicloamatori hanno scelto il percorso metropolitano verso Pieve di Cento, e sono stati accolti dalla bella ospitalità della Comunità Pievese: destinazione il centro di prima accoglienza Il Ponte.
Dopo un tragitto tra piste ciclabili e stradine di campagna, con tappa alla Coop&Coop “Le piazze”, l’arrivo a Pieve è stato salutato da Alice Tassinari – Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Pieve di Cento. La referente del presidio Pievese di Libera, Mara Biondi e il responsabile della Caritas locale, Orazio Borsari, hanno raccontato la storia del centro e le attività attualmente svolte, rispondendo alle tantec uriosità dei partecipanti: dalla confisca del bene per il reato di usura in base alla legge 109/96, alla riconversione per scopi di utilità sociale che lo trasforma in una casa di prima accoglienza per 5 famiglie, a beneficio della comunità.
A seguire la visita al centro di Pieve e la festosa pausa pranzo presso il Centro Sociale Anziani. La pioggia è arrivata sulla via del ritorno senza creare particolari problemi al gruppo che è arrivato a Bologna, in anticipo sull’orario previsto e dopo aver percorso 67 km percorsi.
L’itinerario cittadino, invece, per l’alto numero di iscritti è stato replicato 3 volte: alle 9.30, alle 14 ed alle 16.30 e, ha visto la partecipazione di 88 persone. Il gruppo più nutrito, l’ultimo, di 46 persone ha sfidato il temporale, segno che il tema è profondamente sentito dai partecipanti e che in bici si può andare con ogni tempo.
5 i luoghi visitati, dal giardino Vittime Innocenti di tutte Mafie alla sede della Costa Costruzioni appartenuta bene confiscato e destinato agli Uffici giudiziari dell’Agenzia del Demanio di Bologna in seguito alla condanna per riciclaggio del proprietario.
La bicicletta è sempre stata un mezzo, un medium di libertà, è uno strumento per sua natura democratico – va solo se pedali, chiede a tutti le stesse energie ed offre le medesime opportunità – può essere quindi anche uno degli strumenti simbolo al contrasto delle Mafie, perché giusta, sostenibile, comunitaria. Ne è una dimostrazione lampante la grande partecipazione alle pedalate di ieri
Si ringraziano i Consigli di Zona Soci Bologna 4 e 5 di Coop Alleanza 3.0, che hanno creduto nel progetto complessivo e deciso di sostenerlo dando l’opportunità di realizzare il bellissimo evento di ieri; i volontari di Montesole Bike Group-Fiab Bologna per aver guidato le pedalate; Martina Storari e Marina Laperna – volontarie di Libera Formazione, Mara Biondi – referente del presidio Libera di Pieve, Orazio Borsari della Caritas Pievese per la parte culturale; il Centro Sociale Ricreativo Culturale Autogestito Pensionati di Pieve per l’ospitalità; Arci Bologna per il supporto organizzativo, i volontari de L’Altra Babele Promozione Sociale per l’impegno nell’organizzazione dell’evento.